Per guadagnarti i galloni da vero italiano, dovevi essere corvino, opportunista, sciupafemmine, mammone e un po’ cialtrone. Ora non più.

Noi normolinei Trentini color nocciola, abbiamo sempre pagato, a livello di integrazione sociale, la nostra scarsa aderenza allo sterotipo dell’Italiano verace. L’immaginario collettivo lo voleva bassino, moro, gesticolante, con una villosità rigogliosa affiorante dalla sbottonatura dalla camicia. La voce doveva essere baritonale e sovrastante da sfoggiare ad ogni occasione, vuoi per ordinare uno dei sei caffé giornalieri che per arpionare una qualsiasi ragazza a tiro di voce. Completava il quadro una mai smorzata sindrome da mammite e la furbesca propensione alla fregatura e alla sopraffazione sull’onda del “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato” .

Noi, in queste caratteristiche, non ci riconoscevamo proprio e per questo la nostra appartenenza all’italica etnia veniva, se non messa in discussione, quantomeno accettata con riserva. In un bar affollato per bere l’unico caffè della giornata, venivamo ignorati dal barista e soverchiati dalle ordinazioni degli Italiani veri e nel traffico passavamo le ore avanzando appena di qualche metro, incapaci di farci notare con un colpo di clacson degno di tal nome. Le nostre mani, anche nel mezzo di un’accesa discussione, rimanevano timorose in tasca e non hanno certo giocato a nostro favore molti grandi attori come Sordi, Mastroianni, Giannini, De Sica, Scamarcio e Alessandro Gassman che con i loro personaggi hanno addirittura calcato la mano ed esportato all’estero la macchietta dell’Italiano di cui sopra.

Ma poi è arrivato lui, Sinner, che tutti riconoscono, giustamente, orgoglio italiano, anche se sfoggia un capello color carota, anche se veste magliettine a girocollo e la sua villosità è paragonabile a quella di Barbie.

Anche se parla un italiano corretto e non urlato, se passa dall’italiano all’inglese al tedesco senza intercalare un “minchia” e anche se non me lo vedo ad apostrofare una turista sul lago di Caldaro con un italico ” a fata, te sei fatta male quanno sei caduta dal paradiso?”.

Insomma, nonostante tutti questi “anche se”, anche noi italiani finora con riserva possiamo, come Sinner, prenderci il posto al sole che ci spetta. Ci differenza solo il Conto Corrente, ma per quello ci stiamo lavorando.


Se vuoi essere avvisato all’uscita di nuovi articoli, inserisci il tuo indirizzo email

Unisciti a 1.615 altri iscritti


Puoi seguire la pagina del Trentaquattresimo Trentino o scrivere a 34tn@paolisergio.com


Sfoglia le altre categorie

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In voga