Stai in silenzio. Ascolta. Laggiù nascono le storie.

Troppo spesso, parlando coi miei figli, cado nella tentazione di raccontare fatti e aneddoti del mio passato. Siccome non credo si meritino questa condanna, non ancora per lo meno, cercherò per il futuro di astenermi, risparmiandogli così l’imbarazzo di fingersi bonariamente interessati.
Fisserò le mie storie qui sopra, perché quando i tempi di raccontarle arriveranno, potrei non poterlo più fare. Se le vorranno leggere, sarà quindi di loro spontanea volontà e e nessuna Corte potrà ritenermi responsabile, nemmeno a titolo di istigazione.
E questo vale anche per tutti voi.


Buona lettura

SEMBRA QUASI UN ROMANZO

Come ce la siamo cavata anche senza i social.

Dalla minestrina dell’asilo al Negroni del “Namber” attraverso spume col papà, birrette dall’Anna del Betti, discese con lo slittino, viaggi al mare e partite di calcio in strada.


NON ENTRATE IN QUEL LOCALE

Esistono luoghi dove solo i bagni delle donne hanno una chiave, dove i baristi la fanno da padroni, e discutendo di pizza si finisce per spogliare una Ceca. L’importante è non dire mai “Gnanca Bòn”!

AL TERMINE DEL SERVIZIO

Non tutte le relazioni dell’Ispettore Tommaso Costalta sono finite nel libro. Qui le inedite, assieme ad altre storie ancora senza una casa.

RASSEGNA STAMPA

Ne hanno scritte di tutti i colori, ma specialmente in bianco e nero.

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Iniziamo con un ricordo dedicato a Emanuela Loi.

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