La Peugeot 403 grigia del 1959 si arrestò con un sobbalzo finendo con una ruota sul rosso tappeto del parterre di Venezia, provocando un mancamento agli addetti alla sicurezza. Un ultimo scoppio maleodorante suggellò l’ingresso sulla scena del tenente, che scese dal mezzo accendendosi il sigaro.
– Ecco tenente – lo accolse un giovane ispettore lucido di gel – questo è solo l’ultimo di una lunga serie. E stavolta è una donna…
L’ufficiale si avvicinò al corpo, ancora ostinatamente in piedi e con un lungo coltello conficcato nella schiena. La vittima indossava una divisa della Polizia di Stato e il sangue ancora fresco che risaltava violento sul blu della divisa colpì nel profondo anche il vecchio ed esperto tenente.
– Abbiamo dei testimoni – proseguì l’ispettore indicando un gruppetto di persone a pochi passi dal red carpet – dicono che il coltello sia stato lanciato dalle mani di alcuni giocolieri, e che l’intento di colpire il collega sia apparso piuttosto chiaro.
Il tenente raggiunse il chiassoso gruppetto e solo allora si rese conto che tutti indossavano una identica maglietta con una scritta in verde “ MEGLIO PANZONI CHE COGLIONI”.
– Ancora voi… – esordì il tenente fregandosi il mento con una mano. Frugò in tutte le tasche del suo sgualcito soprabito estraendone infine un piccolo block notes.
– Allora, fatemi ricapitolare: Poliziotto accoltellato con i tagli del fondo comparto sicurezza, sembra un gioco di parole; un altro con il congelamento dei contratti, un altro per il mancato riconoscimento della specificità, poi taglio delle risorse, ancora uno per il riordino, poi le missioni, ancora uno per le malattie… e non sono i soli… poi i luoghi… – proseguì il tenente sfogliando il suo prezioso notes
-Venezia, L’Aquila, Treviso, più volte a Roma, a Catanzaro, Udine, Cortina D’Ampezzo, Napoli, Riva del Garda, Milano, Pisa, Trieste, Lecco, Varese, Canicattì, Lecce, Malpensa, in Abruzzo… e oggi ancora Venezia… e a denunciarlo sempre voi.. Coispini vero? Descrivetemi questi “giocolieri”
I testimoni abbozzarono un sorriso amaro.
– Tenente, la descrizione dovrebbe già averla sul suo notes, sono sempre gli stessi. Uno basso basso, ghignante e con gli occhietti da criceto, uno simile ma col cerone e i tacchi, quello deve essere il capo, uno con degli strani occhiali verdi ed un sax, uno allampanato pizzetto e barbetta che pare Mefistofele…
Il tenente alzò una mano ed abbozzò un sorriso.
– Ragazzi, colleghi… basta così, ho capito tutto.
Frugò nelle tasche alla ricerca di un mozzicone di matita, scrisse qualcosa su un foglietto che allungò all’ispettore rimasto rispettosamente da parte.
– Prenda alcuni uomini e vada a prenderli, questi sono i nomi.
Poi si rivolse ai “Coispini” – Non ho mai capito perchè qui in Italia si sferrino continue coltellate alla Polizia e forse non lo capirò mai. Ma forse stavolta riusciremo a fermarli e Venezia sarà la vostra Vittorio Veneto contro il circo del Governo. Che dite ragazzi, riusciamo a vederci un film, magari entrando col tesserino?
La scena subì una modifica della luminosità ed apparvero i titoli di coda. Tra gli applausi della folla che snobbava Clooney appena giunto sul red carpet, i Coispini ed il tenente si avviarono verso la città.
Poteva davvero essere una luminosa giornata.
prova
"Mi piace""Mi piace"