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AL TERMINE DEL SERVIZIO REDIGERE DETTAGLIATA RELAZIONE.
IL RITORNO
ANTEPRIMA

 

(…) Non per niente eravamo alla Squadra Volante, mica alla Mobile. Si lavorava sull’improvvisazione, sul genio, sull’istinto e anche un po’ sul culo, per tornare all’argomento iniziale.
Ci presentammo al chiosco in 4, trascinando le immaginarie catene a bordo di due scassatissime Marea. La sortita ebbe successo, tanto che bloccammo 16 persone. Rapporto con noi di 1:4. Lo stesso della diluizione dello sciroppo di lampone nell’acqua, che per inciso adoro.
Alfio iniziò a raccogliere permessi di soggiorno con la compitezza di una maestra al termine di un compito in classe. Un foglio sopra l’altro.
Raggruppammo tutti i titolari in un gruppo che chiamai, in uno slancio di inventiva – Gruppo A) Titolari di Permesso di Soggiorno -, composto da 9 elementi. Separammo un secondo gruppo, chiamato – Gruppo B) Sprovvisti, composto da chi il permesso di soggiorno aveva, nell’ordine: 1) Smarrito; 2)Dimenticato a casa; 3)Me l’hanno rubato; 4)Permesso? Ma se sono entrato in Italia giusto stamattina (2 persone) 5)Permesso? Ma se sono svedese… In totale 6 persone.
Guardai compiaciuto i due ordinati insiemi, ma colsi subito una antiestetica anomalia visiva. Il sedicesimo elemento se ne stava isolato, dandomi le spalle. Mi avvicinai, intenzionato a correggere l’asimmetrica condizione… (…)

IL SEGUITO NEL LIBRO

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(…) Non sono solito fraternizzare col “nemico” ma quella volta feci un’eccezione. E fu una buona decisione, non fosse altro perché credo di essere stata l’ultima persona ad ascoltarlo. Avevo davanti a me un uomo che avevo arrestato solo cinque giorni prima; tra di noi, non le sbarre di una cella, ma una fila sempre più lunga di bottiglie Forst Kronen.
Joy era stato il suo primo e unico amore.
La ragazza, colta l’occasione, non esitò a prosciugargli l’uccello e il conto in banca, con particolare riguardo e dovizia per il secondo argomento. Fabio non era quello che si dice una bellezza, e il suo modo di intendere la vita era piuttosto semplice e lineare; quando la banca smise di fargli credito, iniziò a vendere i cimeli di famiglia e a chiedere prestiti per soddisfare le esigenze di Joy. Alla fine si stancò del petulante giovanotto e decise di non volerlo vedere più.
Non credo che Fabio avesse ben focalizzato il mestiere di Joy; credo che nella sua ingenuità non immaginasse nemmeno che esistesse una simile attività. Dopo l’ennesimo rifiuto, certo che Joy l’avesse lasciato per un altro, ebbe la brillante idea di dar fuoco all’appartamento di lei. Non voleva farle del male, l’amava, a modo suo.
Il resto della storia lo conoscevo già. Fino a quella sera almeno. (…)

IL SEGUITO NEL LIBRO

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In uscita nel mese di novembre.

Non perdetelo.

 

 

 

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